Finalmente svelati i dettagli definitivi della undicesima edizione di “Jazz & Vento”, uno dei festival musicali di più lunga tradizione e consolidata qualità (Stefano Bollani, Enrico Rava, Dado Moroni, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso e la leggenda Billy Cobham sono solo alcuni degli illustri ospiti del suo palmarès), non solo all’interno dei grandi eventi culturali calabresi, che avrà quest’anno alcuni dei jazzisti italiani contemporanei maggiormente in auge, scelti dalla nuova, acuta direzione artistica di Maria Teresa Marzano. L’11 e 12 agosto (dalle ore 22 con ingresso gratuito), calcheranno il palco posto in Piazza Italia, il quartetto accreditato al chitarrista Fabio Zeppetella (occhio al batterista Fabrizio Sferra), ed il quintetto di Francesco Cafiso, ex enfant prodige ed oggi splendida realtà, al punto che la sua fama è andata ben oltre i confini nazionali. Fabio Zeppetella è un musicista da seguire con molta attenzione, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, di confronti con generi musicali anche estremi rispetto a quella che la lettura del jazz prevede nel senso più classico del termine. Ma il jazz, è noto, è noto per la sua camaleontica versatilità, caratteristica che Zeppetella ha impresso alle corde della propria chitarra. Nel corso della sua carriera, il chitarrista romano ha collaborato con importanti musicisti come Kenny Wheeler, Sal Nistico, Jimmy Owens. Fra gli italiani, spicca il lungo sodalizio che lo ha unito al batterista Roberto Gatto. E’ un musicista completo che partendo da un’ispirazione timbrica che oggi trova come suoi alfieri internazionali Nguyen-Le e Kurt Rosenwinkel, si è via via sviluppata allargando il proprio orizzonte musicale verso diverse contaminazioni sonore. E’ un virtuoso dello strumento che sa dosarsi con molta intelligenza, e la cui passione porta a rimescolare le carte del jazz in maniera originale, stesse caratteristiche che vedranno a Cortale il batterista Fabrizio Sferra, nome tutelare del jazz italiano, in carriera spesso al fianco di Danilo Rea con il quale condivide anche il famoso Doctor Trio, ma anche fidato partner di un autentica icona come Chet Baker. La serata sarà introdotta dalla divertente Camillocromo beat band. Il giorno successivo invece uno dei rari concerti calabresi di Francesco Cafiso, unanimemente considerato come uno dei talenti più precoci nella storia del jazz. Nonostante la giovane età, il sassofonista siciliano ha dimostrato da subito un’incredibile maturità musicale, una cristallina tecnica strumentale ed una sorprendente capacità d’improvvisazione. Decisivo è stato il suo incontro niente meno che con Wynton Marsalis, che se lo è portato con se in un tour che lo ha visto esibirsi su alcuni dei palchi più importanti d’Europa. Da allora Cafiso si è esibito più volte negli Stati Uniti, con nomi importanti come James Williams, Ray Drummond, Ben Riley, David Williams e molti altri. Magnifico interprete del bop caro al prediletto Charlie Parker, adesso ha imboccato un percorso personale che prevede, oltre a composizioni originali, alcuni dei più noti standard del jazz, interpretati in maniera completamente nuova come soltanto i grandi artisti sanno fare, con lo strepitoso trombettista Giovanni Amato a chiudere la prima linea. Più che legittima la soddisfazione di Simona Papaleo, nuovo assessore alla Cultura della dinamica cittadina nota anche per il benevolo soffio di Eolo nelle sue serate dedicate al jazz: “Questa amministrazione-sottolinea- riconfermata per il secondo mandato, crede fortemente che il festival Jazz & Vento sia un evento da portare avanti e far crescere. Un festival nato su iniziativa dei giovani e dei tanti musicisti cortalesi e che negli ultimi anni è cresciuto moltissimo. Il credo e la passione che anima tutti coloro che formano l’organizzazione è senz’altro da attribuirsi al fatto che Cortale ha una forte tradizione musicale; molti sono i giovani ed anche i meno giovani che suonano uno strumento e, tanti, sono veri e propri cultori del jazz. Ringrazio per il suo entusiasmo Maria Teresa Marzano, che ha le giuste competenza per fare spiccare al festival un ulteriore salto di qualità.”