L’amore proibito come racconto del tempo è il liet motiv di “Confiteor”, il romanzo d’esordio di Antonietta Vincenzo, pagine in cui tale Don Umberto riconosce in cuor suo che vivere è proiettare una doppia vita nell’ombra, che si finisce spesso per addossarsi colpe che non si ha, se non quella di soggiogare alle aspettative, ai ruoli, alle maschere.“So solo che l’unico pensiero che riuscii a formulare, non appena fui in grado di rendermene conto, fu che per tutta la vita difficilmente avrei potuto scordare quel momento di estasi e che avrei vissuto solamente per ricordarlo”.