Soverato – Naturium è… musica, filosofia, antroposofia

Riflessioni culturali, concerti jazz e degustazioni vegane il 15 giugno a Soverato
Musica e filosofia, musica e antroposofia. Questo il tema del quarto aperitivo culturale di “Naturium” in programma domenica prossima, 15 giugno, alle ore 18, nella splendida cornice estiva del “Glauco Beach Club” di Soverato. A svolgere la relazione centrale sarà l’antroposofo Fabio Antonio Apicella che svilupperà un tema particolarmente complesso: la musica come sottofondo della vita o come massimo strumento di conoscenza dei misteri del cosmo? Apicella, dunque, spiegherà cos’è la musica per l’antroposofia, cosa significa fare musica per il musicista e qual è il compito e il potere della musica oggi. Dal suono-logos alla conoscenza del sovrasensibile, la relazione toccherà le profonde tracce di pensiero della Scienza dello Spirito di Rudolf Steiner. Seguiranno: una degustazione di prelibate pietanze, preparate con ricette e prodotti rigorosamente bio e vegani; un concerto jazz del trio Sergio Sinopoli, Giulio Oliverio, Maurizio Mirabelli. Come di consueto, i lavori dell’incontro promosso da Giovanni Sgrò, saranno introdotti da Francesco Pungitore, dottore in Filosofia, giornalista e scrittore, che proporrà come schema di lettura della serata il tema: musica, anima e filosofia. Proprio al dottor Pungitore abbiamo chiesto una anticipazione relativa ai contenuti di questo ennesimo evento di “Naturium”.
Cosa lega musica e filosofia?
“C’è un collegamento diretto che ci porta, dritto dritto, alla filosofia antica. E’ notorio, ad esempio, che, nell’ambito della filosofia pitagorica, sia stato riservato un posto speciale alla musica. Ma l’attenzione che l’antico pitagorismo ha riservato alle questioni musicali è stata ereditata anche da Platone, fino a raggiungere Aristotele e la sua scuola”.
E qual è il nesso con l’anima?
“Basterebbe citare i miti di Orfeo e delle Sirene, i più noti ed emblematici, per ricordare quale potere già gli antichi riconobbero alla musica e all’influenza esercitata dalla musica sull’anima umana. La musica, da sempre, esprime il suo potere nella capacità che ha di toccare l’anima, accordandosi o discordando con essa, proponendosi, finanche, come strumento di potenza sacrale, indispensabile per l’elevazione spirituale e la comunicazione col divino”.
Il Glauco sarà la sede di questa iniziativa. Una scelta casuale… oppure no?
“Una scelta assolutamente voluta e non casuale. Glauco compare nella Repubblica di Platone (Libro X), per introdurre una immagine simbolica dell’anima immortale. Per non dire, poi, delle Metamorfosi di Ovidio, lì dove si racconta la tragica storia dell’amore di Glauco per la bella Scilla. Finanche il rousseauiano Discorso sull’origine dell’ineguaglianza racconta di Glauco. Dunque, il luogo prescelto ha una innata vocazione filosofica che reputiamo sia anche un segno fausto per la riflessione che intendiamo proporre”.
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