Soverato – Euforicamente … Semplicemente … Verso il futuro

Bepi Grande

Bepi Grande

Sono arci contento che  Ernesto abbia vinto questa tornata elettorale, vuol dire che il mio passo indietro è servito a portare avanti il progetto di un partito, il PD, quello più vicino alle mie idee. Possiamo esprimere delle riserve sulle alleanze, ma dopo tutti i tentativi fatti si è preferito così. Anche io, nel mio breve periodo di candidato a Sindaco, ho cercato di  aggregare più forze possibili della Città, tentando di trovare altrove: forze sane, trasparenti. Ho cercato di proporre un progetto di innovazione della politica, passando fra vari gruppi, sicuro che forze sane, insieme, avrebbero potuto scalare qualsiasi montagna per arrivare ad un punto fondamentale: PERSEGUIRE IL BENE DI SOVERATO, attraverso una lista popolare, non partitica.

Ho tentato di fare emergere in ogni contatto ciò che ci poteva unire, rispetto a quello che invece poteva dividere, cercando di sottolineare che l’autoreferenzialità dei gruppetti non avrebbe raggiunto alcun risultato, anzi avrebbe rafforzato tutti i vecchi marpioni della politica.

Ma anche qui è stato come parlare nel deserto.

Ho avuto un contatto con Euforia, un gruppo che ancora oggi apprezzo e condivido per l’attività ed il lavoro svolto, ma all’atto pratico ho visto solo un gruppo di  “fondamentalisti euforici”, cultori dei loro dieci comandamenti  (come se nessun gruppo politico, non avesse mai scritto un decalogo similare), che si sono ritenuti tenutari della verità assoluta: o con loro, ma come singoli (e dove lo avevano scritto questo undicesimo comandamento? Come speravano di allargare il gruppo: ad uno alla volta? quando ad una settimana dalla presentazione delle liste non avevano ancora completato la propria lista di candidati?), oppure invece di 30 e lode, al massimo potevi aspirare ad un 18 politico. E ora, a chi è servito tutto questo? ora cosa ve ne farete di tutto il lavoro svolto, che invece poteva essere messo pienamente al servizio della nostra comunità?

La domanda che facevo durante il breve colloquio con Curatola era: a che pro? Mi dite ora a che pro? chi avete convinto? A cosa serve la stupenda affermazione di Sara Fazzari o il lavoro eccezionale di Roberto Galati che conosco per la sua passione e competenza? Saranno presi nella giusta considerazione anche all’opposizione…..esterna?

Sono dell’avviso che è stata persa un’occasione, che speriamo si potrà ripetere; e l’esperienza mi auguro che insegnerà a ragionare sull’importanza di  accettare il confronto con tutte le realtà sane presenti sul territorio, specie quando si hanno ideali comuni e si possono intravvedere obiettivi chiari, che non siano solo l’autoaffermazione dei propri progetti, ma l’intrapresa di cammini, anche difficoltosi, magari all’inizio di compromesso (non certo al ribasso), che però a lungo andare siano utili alla Città e non a sé stessi.

I partiti si possono migliorare, ma non sono la peste, e possono avere un valore  sicuramente più stabile dei movimenti, meteore che stanno in gioco il tempo più o meno lungo della presenza di un leader o dell’esaurirsi di un argomento. Su questo forse abbiamo esperienze diverse.

Poi altri personaggi con cui mi sono trovato a discutere, indubbiamente forze sane, ma che non riescono a fare i conti con i propri limiti; e quindi, confronto si, ma a patto che il  candidato a Sindaco sia intoccabile. Uno di questi Antonello Gagliardi. Anche qui la stessa domanda: a che pro? ma davvero pensava di poter vincere le elezioni dopo le due passate sconfitte? Come sperava di aumentare il numero dei suoi elettori, se ha registrato negli anni, nonostante gli encomiabili , onesti e competenti sforzi compiuti, solo cali di consenso? Amico mio, sai quanto ti stimo, ma forse era il caso di pensare più al bene di Soverato, se era questo che si voleva, e non ad aspirare semplicemente ad affermare, anche se indubbiamente disinteressate, ambizioni personali.

Di sicuro io non sarei stato solo io, non mi sono mai posto come un guru, ma io in una squadra sana credo che avremmo cambiato diverse cose, continuerò il mio impegno nel partito, nel PD, cercando sempre più il coinvolgimento di tante forze sane, che a Soverato non mancano e chiedono la rinascita di quest’area politica alternativa. Bisogna avere il coraggio di entrare nella mischia ed imbrattarsi le mani, senza limitarsi a soltanto a criticare.

Bepi Grande

 

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