Qual è lo “stato” di salute dello sport in Calabria? Una tavola rotonda incentrata proprio su questa domanda inaugurerà domani (primo maggio), alle ore 11, la quattro giorni del Festival dello Sport di Soverato. Appuntamento sul Lungomare Europa, dove interverranno qualificati e autorevoli relatori: Demetrio Praticò, presidente regionale del Coni; Tony Sgromo, assessore comunale di Catanzaro e delegato provinciale del comitato olimpico; Saverio Mirarchi, presidente del comitato regionale della Lnd di Calcio; Francesco De Nardo, presidente provinciale Csen; Giuseppe Pipicelli, presidente Aniad Calabria; Giuseppe Musolino, dottore specialista in nutrizione dello sport. Nel corso del dibattito, moderato dal giornalista sportivo Vittorio Ranieri, porterà la sua importante testimonianza Anna Larocca, presidente della società di pallamano femminile di Badolato, squadra militante nella serie A nazionale. Il tema dell’incontro gioca sul duplice significato del termine “stato”, inteso sia come condizione generale dello sport nella nostra Calabria, sia come “istituzioni e politica” che dovrebbero, sicuramente, tenere in maggiore considerazione i fenomeni ludici, agonistici, aggregativi e di socializzazione. Secondo gli organizzatori del Festival, infatti, si riscontra un progressivo scemare degli investimenti governativi sullo sport, quasi dimenticando che, proprio sui parquet, i campi da gioco e nelle palestre, si forma la spina dorsale etica della stragrande maggioranza dei giovani del nostro Paese. “Il bene dello sport e la sua straordinaria portata sociale – è scritto in una nota di presentazione del convegno – non sta dunque in se stesso, ma nella finalità educativa che produce e negli obiettivi che, nell’ambito di questa finalità, può conseguire. Lo sport è uno strumento che la politica, lo Stato può utilizzare per perseguire i suoi scopi e i suoi obiettivi educativi. Senza questo uso, funzionale all’educativo, lo sport non potrebbe essere né un valore né un bene per l’umanità e la società. La potenzialità dello sport come educazione morale risiede nel dare alle persone la possibilità di lavorare concretamente con concetti primari quali onestà, equità e giustizia”. Lo sport, dunque, è un laboratorio etico, necessario per costruire una società improntata su valori alti di coesione, solidarietà, crescita civile. Ma è anche, come si vedrà nel contesto della tavola rotonda di Soverato, un valido strumento di prevenzione di particolari patologie in ambito medico-sanitario. Il Festival si svolgerà nell’arco di quattro giornate, dall’1 al 4 maggio, con centinaia di ospiti che si susseguiranno sul Lungomare Europa dalla mattina fino a tarda sera, dando vita ad esibizioni d’ogni genere e lezioni gratuite offerte al pubblico che intenderà partecipare. Non mancheranno, infine, la buona musica dal vivo e l’intrattenimento, per grandi e bambini. In più, una lunga striscia di stand metterà in vetrina le tipicità del territorio, arricchendo, ancora di più, il significato culturale, economico e turistico dell’evento.