Protagonisti dell’ultima giornata sono stati i club service e le associazioni di volontariato, in un appuntamento realizzato in collaborazione con il Club Rotary International e la sezione di Catanzaro dell’AMMI (Associazione Mogli Medici Italiani).
Il Past – President Rotary Club Olgiata di Roma, dr. Marco Squicciarini, ha presentato il progetto “Come Salvare i bambini dal Soffocamento” e sono stati simulati, con istruttori certificati, le manovre di disostruzione.
Il progetto è stato promosso dal Rotary Club a tutti i governatori italiani, è stato premiato come uno dei migliori dieci del mondo e all’ideatore è stato assegnato il più alto riconoscimento del Rotary: la “Paul Harris”.
Una nuova metodica che con parole semplici e messaggi chiari sta raggiungendo grandi risultati e mira a rivolgersi anche alle persone sorde o cieche.
Il progetto ha ricevuto il patrocinio della Presidenza Nazionale ENS (Ente Nazionale Sordi), della UIC (Unione Italiana Ciechi) e dalla SIOI (Associazione Italiana per il Sostegno delle Nazioni Unite).
Il Congresso Bambino del Mediterraneo si conclude con grande soddisfazione da parte dei Presidenti, la dott.ssa Stefania Zampogna e il dott. Giovanni Capocasale, che dichiarano: “Ancora una volta la Calabria, nel panorama scientifico nazionale, si presenta come naturale ponte tra l’Europa ed i paesi del Mediterraneo. La chiusura di questo IX Congresso conferma che l’attenzione su grandi tematiche che investono l’assistenza in tutta l’aera pediatrica trovano conforto attraverso un confronto serrato tra professionisti provenienti da varie scuole pediatriche nazionali ed internazionali.
Significativa la presenta del dott. Giuseppe Profiti, Presidente del Bambino Gesù di Roma, che ha testimoniato quanto lo scambio culturale tra le differenti realtà ospedaliere sia importante per la crescita professionale.
Sono stati delineati percorsi diagnostici terapeutici sulle patologie che più frequentemente giungono all’osservazione del pediatra in ambito allergologico, gastroenterologico, chirurgico e nefrologico. Tutto è stato reso possibile dalla peculiare interattività che si è creata tra gli uditori e i relatori con discussione su ogni aspetto relativo ai problemi pediatrici.
Le prospettive sono quelle di avere una classe pediatrica che risponda sempre di più a quelle che sono le reali esigenze della popolazione nell’ambito dell’assistenza sanitaria e di creare una rete di emergenza ed urgenza integrata perfettamente con l’ospedale e il territorio”.