“Non ce la dai a bere” è il nome del progetto promosso dal Servizio di Alcologia del Ser.T. dell’Asp di Catanzaro, diretto dal Dott. Giovanni Falvo, che sarà presentato lunedì 7 aprile, alle ore 11:00, nei locali del Liceo Scientifico “G. Galilei” di Lamezia Terme.
Il progetto rientra in una serie di iniziative ed attività che il Ser.T. di Lamezia Terme sta sviluppando da anni per promuovere la salute attraverso azioni di sensibilizzazione della popolazione generale ed a rischio, costruendo reti di interazione e coinvolgimento con enti pubblici e privati, associazioni di volontariato e realtà territoriali aggregative che hanno permesso di mantenere desta l’attenzione sul rapporto esistente tra stile di vita e salute e di richiamare i diversi attori sociali alle responsabilità inerenti ai diversi ruoli esercitati. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di aumentare la consapevolezza del rischio connesso ad uso e abuso di alcool, nella popolazione generale e in alcune fasce di popolazione particolarmente esposte: giovani e donne.
Riferisce la Dott.ssa Mirella Samele, dirigente medico Alcologia Sert Lamezia Terme, che “secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’86% dei decessi, il 77% della perdita di anni di vita in buona salute e il 75% delle spese sanitarie in Europa e in Italia sono causati da alcune patologie (malattie cardiovascolari, tumori, diabete mellito, malattie respiratorie croniche, problemi di salute mentale e disturbi muscoloscheletrici) che hanno in comune fattori di rischio modificabili, quali il fumo di tabacco, l’obesità e sovrappeso, l’abuso di alcol, lo scarso consumo di frutta e verdura, la sedentarietà, l’eccesso di grassi nel sangue e l’ipertensione arteriosa. Tali condizioni sono influenzate da comportamenti individuali e sono fortemente sostenute dall’ambiente di vita e da quello sociale”. Spiega ancora dott.ssa Samele che “per quanto attiene, in particolare, alle dipendenze, si registra un trend in aumento dell’uso ed abuso di alcol tra le donne ed i giovani ed un parallelo aumento delle patologie croniche e degli eventi acuti – incidenti stradali, infortuni domestici e sul lavoro – ad essi correlati.” “Nella identificazione delle strategie d’azione – dice ancora la dirigente medico – grande rilievo viene dato alla necessità di agire attraverso l’informazione, che può aumentare la consapevolezza, favorire la percezione del rischio, gettando le fondamenta di una cultura della salute che deve radicarsi il più possibile a tutti i livelli della società, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione dei diversi stakeholders, mentre per quanto attiene al Sistema Sanitario, devono essere garantiti i tre grossi ambiti di tutela della salute, dalla prevenzione alla terapia e riabilitazione, che devono ricondursi a diversi ambiti di responsabilità inerenti alle attività di informazione/formazione ed erogazione di servizi”. Da tutte queste considerazioni nasce il progetto “Non ce la dai a bere” che, sulla base delle recenti esperienze maturate nel campo della prevenzione delle dipendenze ed avvalendosi delle reti sociosanitarie, già attivate, e della collaborazione organizzativa dell’Associazione InOperaAc, intende rinforzare il messaggio di salute già promosso con le iniziative realizzate e diffonderlo quanto più possibile per aumentare il livello di responsabilità personale e collettiva in tema di dipendenza.
Il piano di attività del progetto prevede incontri di formazione/informazione nel Liceo Scientifico “G.Galilei” e nella Scuola Media Nicotera e il coinvolgimento di soggetti aziendali, operatori degli Istituti, Comune, Ass. InOperaAC, Cooperativa Malgrado Tutto, Motoclub Lamezia. La campagna di comunicazione contro l’alcolismo include altresì un challenge fotografico sul fenomeno dell’alcolismo, attraverso Instagram, con esposizione, il 10 maggio, con inizio alle ore 19:00, nel chiostro di San Domenico, delle migliori fotografie e premiazione della più bella in assoluto. Durante tutta la serata saranno inoltre proiettati mini video amatoriali sul tema.