Il Comune di Serra San Bruno ha messo all’asta il taglio di 2603 alberi di cui 1090 sono piante d’alto fusto (alcuni monumentali) di Abies alba che ricadono nel Parco Regionale delle Serre e nel Sito di Importanza Comunitaria (SIC) detto Bosco di Archiforo (IT9350121).
Nel sito – informa in una nota Domenico Puntillo che ha promosso su internet una raccolta firme contro il taglio – ricade un bosco quasi centenario di Abete bianco (Abies alba) misto a tratti a Faggio (Fagus sylvatica) ed ospita una biodiversità elevata di crittogame (Briofite, Licheni e Felci) di notevole interesse naturalistico.
Molte comunità licheniche ivi presenti del Lobarion, dell’ Usneion e del Calicion attestano la lunga continuità ecologica di questo bosco. Usnee, Lobarie, Sticta (una delle poche stazioni italiane) sono comuni nel sito e ne testimoniano anche la purezza atmosferica.
Il taglio di questi patriarchi rappresenterebbe una perdita irreparabile della biodiversità e andrebbe a modificare radicalmente l’equilibrio dei fattori abiotici e biotici raggiunto in millenni. Scongiuriamo il taglio di questi alberi che fra l’altro ospita uno degli Abeti più vetusti d’Europa (5,5 metri di circonferenza e un’altezza di poco superiore ai 55 metri).
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