«Abbiamo provato a trasformare Stalettì in un laboratorio di politica attiva, in cui l’esperienza di campagna elettorale non fosse una semplice ripetizione di spot pubblicitari pensati per accaparrare consensi ma un’occasione di reale, concreto e costruttivo confronto tra gli aspiranti amministratori e l’elettorato. Sognavamo di poter essere i primi a scrivere questa importante pagina di politica allargata alla cittadinanza ma è stato un sogno vano, infranto da chi si riempie quotidianamente la bocca con termini come “democrazia” e “partecipazione” e poi rifiuta il confronto, non solo con l’avversario ma anche e soprattutto con la gente definendolo “poco opportuno” ».
E’ con queste parole che Joe Calabretta, presidente del Movimento Insieme per Cambiare, ha inteso esternare tutta la sua delusione per l’annullamento del dibattito pubblico tra i candidati previsto per il 23 maggio in piazza Roma.
«La scarsa considerazione con cui Gregorio Aversa e Concetta Stanizzi hanno accolto la nostra proposta la dice lunga sul reale interesse democratico che anima il loro agire politico – ha affermato Calabretta. Da cittadino, prima ancora che da candidato e dunque da avversario, mi sarei aspettato una risposta positiva da chi nei mesi scorsi non ha fatto altro che ergersi a paladino della democrazia e a tutore della partecipazione popolare. Eppure, passate le settimane, nessuna comunicazione è giunta alla nostra segreteria. I due candidati hanno sepolto, con il silenzio, la possibilità di dare vita ad un confronto senza barriere, un dibattito non di parte e teso più a sviluppare proposte per il futuro della nostra comunità che a chiedere voti. Ma forse è proprio questo il problema: al di là della pura e semplice corsa al consenso elettorale, per loro non c’è niente e l’opinione del cittadino vale poco più di zero».
«Il 23 maggio – conclude Calabretta – il nostro movimento sarà comunque in piazza per l’ultimo incontro pubblico di questa entusiasmante campagna elettorale tra la gente». Il titolo del dibattito sarà “Direzione Futuro: occasioni perse e opportunità di crescita”.