“La Regione Calabria finanzi le borse di specializzazione”. Continua l’appello rivolto alla Regione, da parte delle diverse rappresentanze studentesche e non, per tutelare le scuole di specializzazione di area medica, dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. In questi ultimi giorni diversi sono stati gli interventi da parte dei direttori delle diverse scuole interessate, a nome dei Prof. Pelaia, Prof. Iocco, Prof.Scorcia, nonché del comitato “Giù le mani dell’UMG” e da tutti i rappresentanti degli studenti. “Come enunciato dall’articolo 3 del decreto ministeriale del 24 aprile 2013, la regione Calabria è l’unico ente che allo stato attuale può tutelare e salvaguardare la formazione specialistica, attraverso la concessione di specifiche borse di studio.”
È quanto affermato da Tiziano Anfosso, componente del consiglio di scuola di Medicina e Chirurgia Università Magna Graecia di Catanzaro . “A seguito dei tagli ministeriali, la drastica riduzione delle borse, tra l’altro, ha creato diversi problemi attuali e futuri alle diverse scuole di specializzazione, che sono,oggi, a serio rischio chiusura in quanto rimaste con soli due posti, i quali non garantiscono l’autonomia e la permanenza delle stesse nella nostra università. A fronte di una elevata richiesta di iscrizioni al corso di laurea di medicina e all’ovvio incremento dei neolaureati, ci ritroviamo oggi a dover rinunciare ad un importante forza lavoro che non farà altro che andare ad arricchire con il proprio sapere e le proprie forze, strutture extra-regionali, impoverendo la nostra sanità.
Eppure per fermare questo lento declino sarebbero sufficienti pochi fondi, da destinare come borse di studio, per garantire alle scuole sopracitate, di mantenere la propria autonomia, evitando così il rischio di federazione. Si tratterebbe sempre di una soluzione parziale e temporanea, ma sicuramente un inizio verso una possibile soluzione definitiva. In termini di cifre si parla di valori irrisori per la regione Calabria, circa 25 mila euro annui per ogni borsa di studio. In seguito alle diverse assemblee e riunioni, la popolazione studentesca dell’UMG ha deciso di mobilitarsi, chiedendo un incontro ufficiale tra i rappresentanti e le istituzioni interessate, alle quali tutti noi, ci rivolgiamo per chiedere di tutelare e salvaguardare il nostro futuro, il futuro dei giovani medici.