Dopo il successo del Pane di Giuda, rappresentato Sabato Santo, la comunità di San Sostene ha preteso a tutt’uomo che l’esperienza umana e culturale avesse un proseguimento. È stata scelta la solenne ricorrenza del Santo Natale per una rappresentazione che, guardando all’antichissima e dovunque diffusa usanza del cosiddetto Presepe vivente, la trascende facendone una complessa e profonda operazione teatrale, che mostra non più un’immagine idilliaca, ma l’umanità reale con le sue contraddizioni morali e storiche. Il testo di Ulderico Nisticò per la regia di Tonino Pittelli si dipana attraverso ogni tipo umano, buono e meno buono, che comunque s’inchina alla Nascita divina, e rimane avvolta dallo stupore del cielo. Imponente la scenografia di Franco Papini, Rocco Paparazzo e Nadia Abruzzo, messa in opera dai volenterosi artigiani di San Sostene. Tutti popolari gli attori, ma capaci di interpretare un testo assai complesso e renderlo comprensibile a tutti. Accurati i costumi, fascinosa la scelta delle musiche, che è stata dello stesso Pittelli, con accompagnamento di armonie tradizionali di Ranieri e Codispoti. Non mancherà il Presepe propriamente detto, quello con le pecore!
L’appuntamento è in San Sostene Marina, nella grande piazza Padre Pio, alle ore 20 di sabato 21 dicembre.