Censure distratte. Mostra personale di Gianni Casalinuovo dal 7 al 15 Dicembre presso il Museo del Frantoio del Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia
Gianni Casalinuovo – Olivadi (CZ), 1954.
Si firma Attrezzo o Eliah (anche entrambi, in alcune opere), architetto, grafico e illustratore, artista poliedrico.
Autodidatta, inizia l’attività pittorica nei primi anni settanta con ritratti di neri su tela e riproduzioni di opere della storia dell’arte. Si iscrive e si laurea in architettura a Roma dove, negli anni settanta, partecipa a mostre estemporanee e collettive, ottenendo vari riconoscimenti della critica (primi premi e svariate segnalazioni con l’Associazione Cento Pittori di Roma, la Rivista delle Nazioni, ecc).
Lavora come grafico pubblicitario e illustratore, pubblicando raffinati disegni a penna su Rassegna sindacale (rivista settimanale della CGIL) e sulla rivista della FLM fino ai primi anni 80, poi si dedica al “mestiere” di architetto, prima a Roma, poi in Calabria. Attorno al 2000 riprende l’attività artistica.
Presenta le sue opere su tela o tavola telata, all’insegna della “banalizzazione” formale e della sperimentazione sia esteriore che tematica, con uso di ogni materiale della realtà quotidiana per creare arte-non arte, espressione di forme naturali, situazioni, pensieri dell’immaginario collettivo, suggestioni,stati d’animo. Ritratti, nudi, nature morte, temi dell’arte classica e accademica, tratteggiati con stile quasi fumettistico e trattati con ironia e sarcasmo. Assai interessante l’elemento complessivo di garbata (e mai gratuita) dissacrazione che emerge dalla presa d’atto della (alienante) realtà quotidiana, da cui Casalinuovo ama prendere spunto.