Due vite, un messaggio. Così recita il sottotitolo di “Il dolore si fa gioia”, il nuovo libro di Luciano Regolo. Giovedì sera, nella Biblioteca Comunale di Catanzaro, i racconti del giornalista e scrittore hanno generato momenti di profonda riflessione. “S.Pio e Natuzza. Due sindoni viventi”, incontro moderato dal teologo don Giovanni Scarpino, direttore regionale e diocesano dell’ufficio per le Comunicazioni Sociali, è stato il terzo ed ultimo appuntamento della sezione culturale “La Fede 2.0” inserito nel cartellone dell’XI edizione del Festival d’Autunno, manifestazione diretta da Antonietta Santacroce.
«Forti motivazioni personali e una grande fede – ha detto il giornalista catanzarese – mi hanno spinto a scrivere questo libro. A dire il vero io ho sempre snobbato S. Pio perché ritenevo che fosse un santo “abusato dai media. Fortunatamente mi sono accorto che non era così». La “riscoperta” di Padre Pio è avvenuta durante un periodo difficile della sua vita, causato dalla perdita della madre, e per le numerose similitudini tra i due mistici. « Le coincidenze che emergono sono tante che lasciano supporre che Padre Pio e Natuzza siano stati inviati sulla Terra per portare lo stesso messaggio: se accetti la sofferenza in nome di Dio puoi provare la vera gioia. E’ importante sottolineare di quanto fossero diversi. Padre Pio era un sacerdote mentre Natuzza era una madre di famiglia. Uniti però dal la stessa missione. ».
Partendo dal suo momento di sofferenza ha affermato che «gli uomini non siamo stati concepiti per il dolore, bensì attraverso esso è possibile comprendere ciò che è stato fatto per noi». Anche la figura di Natuzza è stata “vissuta” in età giovanile con una certa superficialità, ma attraverso i diversi incontri Regolo ha capito la grandezza di quella figura che le aveva predetto che lui avrebbe scritto di Dio.
Sottolinea le analogie tra S. Pio e Natuzza nei riferimenti evangelici dei nomi dei due paesi, Pietralcina e Paravati, in cui abitavano. Regolo parla con profonda devozione e in maniera semplice e diretta al pubblico attento. Da uno spettatore è arrivata una testimonianza “esterna” ai fatti esposti dallo scrittore. Un medico mostra le bende con le quali Natuzza proteggeva le mani durante la Quaresima. Su di esse due figure, un angelo e un cuore, segno inconfutabile della missione assegnatale.
In conclusione dell’incontro Regolo si è soffermato sugli insegnamenti ricevuti da S. Pio e Natuzza e sul loro rapporto con i giovani: «Ci hanno insegnato l’amore incondizionato, a costruire la nostra gioia attraverso esso. Ai giovani hanno indicato la strada per non cedere alle tentazioni». «Con questo incontro – ha dichiarato Antonietta Santacroce – si è concluso un trittico che ha condotto alla riflessione. I tre appuntamenti hanno suscitato grande interesse per gli argomenti trattati da ospiti illustri».
Il Festival d’Autunno continua la prossima settimana con gli ultimi due concerti. Giorno 7 novembre, nella sala concerti di Palazzo De Nobili, gli allievi del Conservatorio di musica “Torrefranca” di Vibo Valentia presenteranno le più belle arie composte da Giuseppe Verdi. Giorno 9 novembre, in anteprima ed esclusiva per la Calabria, sarà di scena una delle operette più amate dagli amanti del genere: “Cin Ci La”. Tre atti per rivivere una storia dai toni grotteschi e dai forti richiami sentimentali. Ad eseguire le famose arie composte da Virgilio Ranzato, l’Orchestra ed il Coro della Compagnia Nazionale di Operette.
E’ possibile acquistare i biglietti di “Cin Ci La” presso la segreteria del Festival d’Autunno sita in Via Spasari, 15, Catanzaro (dietro le Poste Centrali), ma anche on line, con carta di credito e Postepay, sul sito www.festivaldautunno.com, e presso le prevendite autorizzate. La segreteria resterà aperta dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 16,30 alle 19,30 di tutti i giorni escluso la domenica. Per ottenere maggiori informazioni è attivo il numero telefonico 388.8183649 e la mail info@festivaldautunno.com. I biglietti potranno essere acquistati anche nella giornata di sabato 9 dalle ore 17 presso la biglietteria del Teatro Politeama.