Circa centocinquanta sanitari, molti dei quali provenienti da fuori regione, hanno preso parte al 4° Congresso regionale organizzato dalla Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio calabrese, svoltosi nel quartiere marino di Catanzaro sotto la presidenza del dott. Giovanni Ruotolo. Un’assise che dimostra di essere in costante crescita sia per le capacità organizzative, affidate alla Soc di Geriatria dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” del capoluogo, sia per le credenziali mediche espresse, anche stavolta assicurate in primis dall’ autorevole presenza di una “autorità” nazionale in campo geriatrico come il presidente nazionale SIGOT dott. Luigi Di Cioccio. “Dal punto di vista clinico la geriatria calabrese ha fatto molti passi in avanti, nonostante la ristrettezza dei fondi ed i posti a disposizione – ha sostenuto Ruotolo anche nella sua veste di Direttore della Soc di Geriatria dell’AOPC organizzatrice dell’evento – In particolare nel nostro ospedale affrontiamo pazienti acuti che accusano più patologie e che assistiamo cercando di evitarne forma di disabilità. I DRG ci indicano virtuosi per l’elevata complessità ed l’alta corrispondenza economica; ma ci inorgoglisce in particolare l’aver praticamente azzerato le piaghe da decubito, dato da cui in genere si evince la qualità di un reparto”. Di particolare rilievo scientifico le novità presentate in anteprima al congresso di Catanzaro: i nuovi indicatori di prognosi a cura del dott. Alberto Pilotto direttore Soc al “S.Antonio” di Padova e i nuovi anticoagulanti orali del prof. Giovambattista Desideri, direttore del Dipartimento all’Università de L’Aquila.
“Sono rimasto impressionato dall’elevato livello raggiunto dalla Geriatria del “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro – ha detto Di Cioccio in premessa di relazione – perché anche nella cura dei particolari, come ad esempio i colori diversi delle stanze per favorire l’orientamento degli ospiti, si nota la sensibilità avuta nei confronti di questi pazienti. L’importanza del geriatra è nella medicina della complessità: dobbiamo individuare in un anziano le patologie a maggior rischio di cronicizzazione, curarle e favorire il ritorno a casa del paziente. Voglio inoltre tributare – ha detto ancora il presidente SIGOT nazionale – un doveroso riconoscimento al Direttore Generale Rizzo perché parla e pensa calandosi perfettamente nelle necessità dei geriatri.” E nel suo intervento di saluto la manager Elga Rizzo – accompagnata dal neo direttore sanitario dott. Francesco Miceli e dal capo dipartimento dott. Luigi Lombardi – mediante numerose slides esplicative ha spiegato i progressi del Reparto.“Abbiamo messo in sicurezza il reparto – ha chiosato la Rizzo – perché l’umanizzazione della cura si concretizzi subito nel comfort dei nostri pazienti anziani, col bagno in stanza e la permanenza inferiore ad una settimana. Voglio, infine ringraziare il direttore Ruotolo, la Capo Sala e tutto il personale medico ed infermieristico del reparto perché non hanno mai allentato l’assistenza nonostante i disagi dei lavori; ma soprattutto i degenti e le loro famiglie che sono ogni giorno il nostro primo obiettivo di riferimento”.