“Non avevamo dubbi sui risultati incredibili che avremmo raggiunto” riferisce l’infermiere professionale Giovanni Montepaone, organizzatore dell’iniziativa “Svestiamoci” che si è svolta a Guardavalle lo scorso fine settimana. 2500 kg di indumenti usati,un risultato ampio che ci aspettavamo perchè eravamo a conoscenza della sensibilità dei Guardavallesi su tale tematica. L’operazione Svestiamoci è stata organizzata dal Centro Studi e Ricerca Ambiente Marino di Guardavalle,in collaborazione con la Cooperativa sociale Felici da Matti di Roccella Ionica e l’Amministrazione Comunale di Guardavalle.
Quello di raccogliere i vestiti che non usiamo più è un gesto che va al di là del semplice “dono” di qualcosa che non serve. Perchè oltre a contribuire in questo caso ai progetti attivati dalla Cooperativa Sociale di tipo B Felici da Matti,e a dare lavoro anche ai soggetti disagiati e ai malati mentali,si fa del bene all’ambiente evitando che tonnellate di rifiuti vengono eliminati e, grazie a questo fattore,si fanno risparmiare ai comuni migliaia di euro. Ma il risparmio è anche per l’ambiente a spiegato Montepaone. E’ stato calcolato (studio dell’Università di Copenhagen del 2008) che per ogni kg di abito usato raccolto il risparmio per l’ambiente è pari a 3,6 kg di Co2 che non viene immessa nell’aria, 6000 litri di acqua che non viene consumata,0,3 kg di fertilizzanti e 0,2 di pesticidi non dispersi nell’ambiente. Calcolando una media di 0,10 euro a carico dei comuni per ogni kg di rifiuti smaltiti,con questa operazione il comune di Guardavalle ha risparmiato 250 euro. Raccogliendo e riutilizzando gli abiti scartati,si risparmiano i costi di smaltimento e non si consumano risorse naturali preziose dato che per produrre i vestiti vengono utilizzate materie prime preziose.”Pochi sanno,ad esempio,che per produrre una semplice maglietta di cotone sono necessari fino a 11000 litri di acqua” spiega Montepaone. I vestiti raccolti sono stati consegnati alla Cooperativa Sociale Felici da Matti,costituita nell’ottobre del 2003 a Roccella Ionica per volontà di un gruppo di persone unite da grande fede cristiana,già operanti nel locale Centro Sociale “Annarosa Macri”. L’obbiettivo della cooperativa è quello di creare un’impresa sociale,come da legge 381/91,per offrire opportunità di lavoro anche ai disagiati e ai malati mentali.E’,infatti,convinzione dei soci che, solo dopo e/o durante un percorso terapeutico-riabilitativo,un inserimento nel mondo del lavoro possa ridare dignità alla persona e conseguente
inserimento nella comunità in cui vive. I guardavallesi, come sempre, hanno dimostrato la loro sensibilità verso queste tematiche,riferisce la presidente del CE.S.R.A.M. di Guardavalle dottoressa Maria Assunta Menniti. Mi sento vivamente di ringraziare tutte le persone che hanno partecipato all’iniziativa, perchè ci stanno sostenendo tanto,in questo importante cammino ambientale e sociale.Abbiamo voluto premiare la persona che ha raccolto più abiti usati, questa è la signora Giovanna Pasquino che ha raccolto 199.8 kg di abiti. Al secondo posto si è classificata la signora Susi Bressi con 148,2 kg,al terzo posto si è classificato il signor Marziano Cosimo con 132,4 kg.Tutti riceveranno un attestato di merito,da parte del CE.S.R.A.M. di Guardavalle. All’iniziativa hanno partecipato 110 persone.