Cosa fa il Partito democratico in Calabria alla vigilia dei congressi? In un breve e ironico trafiletto apparso su “il Quotidiano della Calabria” nei giorni scorsi se lo è chiesto e ha provato a rispondere Fabio Guarna. L’articolo che vi riportiamo di seguito si conclude con una lapidaria battuta, ovvero il Partito guidato da Epifani in Calabria sembra come l’orologio che ha le lancette ferme, il quale indovina per due volte al giorno l’ora esatta ovvero 2 volte su 1440 o per essere più precisi 2 volte su 86400 secondi.
IL PD IN CALABRIA COME L’OROLOGIO FERMO
Il Partito Democratico in Italia discute? Diciamo di sì almeno sulla data del congresso. Discute anche su chi potrebbe essere il suo leader ma le unità di base (un tempo, quando le bazzicavo, si chiamavano così) non mi sembra che siano molto “operative”) e soprattutto mi chiedo che fanno e che fanno soprattutto in Calabria. Vero è che la questione congressuale, come sempre del resto, sembra appannaggio del cd apparato. Ma chi è l’apparato in Calabria? Un tempo al governo del vecchio Pci (vecchio per anagrafe ma se penso a quello di Berlinguer le idee sono tutt’altro che vecchie) c’era chi, pur non avendo studiato, aveva una scuola cd di partito per cui il confronto era sicuramente, anche se privo di efficacia almeno avvincente sul piano intellettuale. Ma oggi con chi aprire un dibattito politico e culturale in Calabria? A quale centralismo democratico calabrese si dovrebbe riconoscere l’autorità delle opinioni e decisioni? In una parola con chi discutere nel Pd, di provvedimenti utili per il mezzogiorno, di come possono essere rappresentate al meglio le istanze della popolazione fatta di giovani che hanno capito che l’unica cosa che resta fare sono le valigie e di altri che ancora credono che stando dalla parte giusta si può ottenere in futuro qualcosa ed ancora, discutere su cosa deve fare il governo nazionale per la Calabria e tanto altro. Autorevolmente e spesso con apprezzabile stile, ci sono i giornalisti e gli opinionisti calabresi che lanciano idee e ragionano non solo sui temi regionali ma anche nazionali. Lo ha fatto più volte Matteo Cosenza su queste colonne e lo scrivo sul giornale che dirige perché sospetto che tale passaggio, utile al lettore, probabilmente su altre testate non avrebbe trovato spazio (è un sospetto e se sbaglio chiedo scusa in anticipo). Cosenza ci ha ricordato che ci vuole una buona legge elettorale, ci ha fatto tornare in mente il Pci di Berlinguer valorizzando un pezzo di chi ha ricordato quanto sono ancora attuali le idee del compagno Enrico . E davanti a tutto questo che cosa fa l’apparato del Pd in Calabria? Tace, o meglio fa come l’orologio che sta fermo, che come diceva Herman Hesse, per due volte al giorno segna l’ora esatta. Ma solo due volte: attenzione su 1440 minuti ovvero 86400 secondi – Fabio Guarna