Quattro gli Eventi, concentrati nell’arco di un mese 19/20/26 Ottobre e 3 novembre
La XI edizione del Lamezia Jazz 2013 organizzata dal Comune di Lamezia Terme in collaborazione con l’Associazione Musicale Bequadro, quest’anno sarà concentrata in un arco temporale di 15 giorni, sono 4 i Grandi Eventi che il Festival presenta in cartellone, che ripropone con successo le creative sonorità di questa musica, nelle sue varie forme, e con una rinnovata volontà di scandagliare meglio le grandi realtà musicali che il Jazz è capace di offrire.
Infatti, i vari appuntamenti che la rassegna di quest’anno ci ha proposto, convergono tutti verso un unico scopo: accrescere la capacità di pensare e di immaginare la musica e quindi ampliare la portata culturale ed educativa di chi ne fruisce.
Gli artisti che in tutti questi anno vi hanno preso parte, con la loro storia e le loro performance sonore, ci hanno invitato a cercare in questa musica, al di là della pura esperienza dell’ascolto che ne costituisce il tessuto prioritario, quell’intimo insegnamento che forse non ci aiuta a vivere, ma che ci può aiutare a cogliere sempre meglio il nucleo, la sostanza della nostra condizione di uomini.
Lamezia Jazz, rappresenta quello status culturale indispensabile per comprendere meglio lo sviluppo storico ed antropologico del rapporto tra il suono e le coscienze collettive; un progetto serio, fatto di eventi concertistici che nell’insieme rappresentano quel flusso di narrazioni storiche e sociali che, attraverso questa musica e le sue migliori contaminazioni, si pongono come elemento aggregante in grado di dare un apporto energico alla costruzione di nuove identità, come ad esempio quelle giovanili. La programmazione di questa undicesima edizione, che sarà concentrata tutta in un mese, non vuole essere solo una vetrina concertistica, una sequenza di abilità interpretative, o un semplice momento di ascolto musicale, ma vuole anche presentarsi come una forma di riflessione sistematica ed innovativa sul jazz come forma di linguaggio artistico, e come forma di status culturale, storico ed antropologico, come sintesi di culture, fenomeno sociale che ha condizionato e suggestionato le coscienze collettive, non solo di tante generazioni di musicisti ma anche di tanta gente comune.
La manifestazione concertistica avrà inizio sabato 19 ottobre 2013 – Teatro Politeama – ore 21,00 con il concerto di HBC SUPER TRIO. Il “supertrio” formato dal leggendario chitarrista Scott Henderson, dal batterista di fama mondiale Dennis Chambers e dal virtuoso del basso Jeff Berlin,
Tutti e tre questi musicisti provengono dal mondo del jazz/rock e dal 2009 si sono uniti per dar vita agli HBC. Scott Henderson è un chitarrista blues – rock che nei suoi primi anni di vita professionale ha suonato con Chick Corea Elektric Band, i Weather Report di Joe Zawinul, Jeff Berlin è considerato come il miglior bassista elettrico del pianeta e ha suonato con artisti del calibro di Frank Zappa, John McLaughlin, Billy Cobham, George Benson, Mike Stern e Dennis Chambers è un batterista molto richiesto nel campo rock e funk e ha suonato con Carlos Santana, Steely Dan e con il grande sassofonista Maceo Parker.
In ambito jazz e jazz fusion ha lavorato con una serie di incredibili chitarristi tra cui John Scofield, John McLaughlin, Bireli Lagrene, e Mike Stern, un appuntamento imperdibile per ogni appassionato di musica e della tecnica dello strumento.
Si prosegue il giorno seguente domenica 20 ottobre 2013 – Teatro Politeama – ore 21,00 con JOEY DEFRANCESCO TRIO, il campione del funky jazz, che con l’organo si muove nel solco del leggendario Jimmy Smith, si esibirà in trio con due musicisti straordinari, il fuoriclasse Steve Cotter – Guitar e Ramon Banda – Drums.
Joey De Francesco, per le sue straordinarie doti tecniche, espressive e di fantasia, è considerato a buon diritto il musicista ideale per traghettare nel terzo millennio le sorti di questa affascinante tastiera. Non a caso a incoronarlo re dell’ Hammond è stato proprio Jimmy Smith, massimo interprete che lo strumento abbia mai avuto in tutta la storia del jazz, allorché cedette al giovane talento il suo B3, uno storico esemplare del 1959, accettando poi di partecipare alle registrazioni di “Legacy”, disco che DeFrancesco ha pubblicato nel 2005.
Sabato 26 ottobre 2013 si ritorna al Teatro Umberto alle ore 21,00 saliranno sul palco duo GAMBARDELLA /SCANNAPIECO – A Tribute to Duke Ellington – con Leonardo Gambardella – actor e Daniele Scannapieco – sax.
Questo dialogo tra Duke Ellington e il suo autista è uno dei testi che verranno recitati in occasione del concerto-spettacolo tratto dal bestseller di Geoff Dryder “Natura morta con custodia di sax”, in cui la musica del sassofonista Daniele Scannapieco (senza dubbio uno dei migliori sassofonisti italiani, collaboratore di artisti del calibro di Dee Dee Bridgewater, Joe Lavano, Gregory Hutchinson, Mario Biondi e Nicola Conte) farà da colonna sonora alla performance teatrale di Leonardo Gambardella, talentuoso attore calabrese diplomatosi presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e specializzatosi a Londra e New York. Lo spettacolo, produzione originale del PJF, è un dialogo tra sax e voce recitante; un concerto jazz che ripercorre, rivisitandoli, i classici di Ellington, intervallandoli con note biografiche e aneddoti che aiutano a comprendere la grandezza della musica del leggendario pianista e, al contempo, un monologo sostenuto dalla potenza gioiosa e drammatica del jazz.
Conclude la rassegna il concerto di domenica 03 novembre 2013 – Teatro Umberto – ore 21,00 con OPUS 5, una formazione ispirata dalle atmosfere dei celebri quintetti di Art Blakey e Miles Davis degli anni ’60 che vengono reinterpretate alla luce di una sonorità del tutto personale. Opus 5 è un nuovo gruppo di co-leader, ideato da Alex Sipiagin che ha coinvolto altri musicisti che come lui fanno parte della Mingus family (Mingus Dynasty e Big Band). Un imperdibile line-up formata dal tenor sassofonista Seamus Blake, dallo stesso Sipiagin alla tromba e una ritmica stellare con Dave Kikoski al piano, Boris Kozlov al contrabbasso e Donald Edwards alla batteria. Un imperdibile ensamble di musicisti che popolano la attuale scena jazzistica newyorkese.
Sfida e obiettivo di fondo dell’Amministrazione Comunale e dell’Associazione Bequadro, è la costruzione di un sistema culturale che favorisca la promozione dell’incontro tra musica e territorio; che favorisca la relazione, lo scambio e il vicendevole arricchimento. Un produrre occasioni, luoghi, forme di centralità urbana e periferica. Un sistema capace di essere motore progettuale dell’innovazione culturale, sociale e civile. Una manifestazione artistica che in questi anni ha saputo sostenere e promuovere la centralità storica-culturale del Jazz e della musica del ‘900; l’identità culturale di una città; la partecipazione di un pubblico vasto ed articolato; l’intersezione multiculturale e la multifunzionalità culturale.