Le amare considerazioni di alcuni ragazzi che hanno partecipato al bando dei “Nuovi Giovani Imprenditori”.
Era il 27 Aprile del 2011 quando, con delibera n° 169, la giunta della Regione Calabria approvava il progetto Nuovi Giovani Imprenditori con il quale l’Assessorato alle Attività Economiche Produttive intendeva puntare (propositi ampiamente pubblicizzati) sulle nuove generazioni, sulle loro attitudini e competenze. Un’iniziativa, finalizzata ad agevolare i giovani nell’avvio di nuove iniziative imprenditoriali con l’obbiettivo di creare reali condizioni di sviluppo e produttività, in un’ottica della valorizzazione delle risorse possibili. Dopo circa un anno sul BURC (Bollettino Ufficiale Regione Calabria) n° 22 del 01/06/2012 viene pubblicato il bando pubblico per la selezione e il finanziamento di nuove iniziative imprenditoriali promosse da nuovi giovani imprenditori. Il finanziamento del bando è di 20.000.000,00 (venti milioni di euro) e scadenza di presentazione dei progetti il 31/07/2012.
Per favorire la diffusione della cultura dell’impresa ( come se il problema dei giovani Calabresi fosse questo e non la mancanza di lavoro, aggiungiamo noi), le attività sono implementate dalla Fondazione FIELD, ente in house alla Regione Calabria, per accompagnare i giovani nel percorso integrato per la creazione di nuove imprese. Come riporta dettagliatamente lo stesso sito della fondazione FIELD è stata ‘progettata e realizzata un’intensa attività di formazione comunicazione nei vari step (definiti propedeutici) tra i quali spot televisivi, radiofonici, portale web, locandine, manifesti, vele pubblicitarie, brochure, innumerevoli comunicati e altrettante note stampa, circa 60 incontri per la diffusione della cultura dell’impresa e del lavoro in 76 scuole medie superiori con 3600 studenti partecipanti, altrettanti universitari, 72 ospiti esterni coinvolti, 140 professori partecipanti, 33 incontri istituzionali di presentazione del progetto, 2634 soggetti che hanno iniziato il corso di 10 tappe dei 935 skilltest…’ e ci fermiamo qui per non citare un lungo elenco.
Ma ad oggi che ne è stato dei Nuovi Giovani Imprenditoriali, dei loro progetti e delle loro idee presentate?
Tutto tace, nessuna notizia ufficiale o ufficiosa. Nei due anni trascorsi sappiamo, dalla stampa, che l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi è stato eletto Senatore nelle passate elezioni Politiche e ora il nuovo Assessore è Demetrio Arena. Nel dicembre 2012 scoppia lo scandalo sulla famosa FIELD che viene commissariata dalla Regione Calabria per un ammanco sui bilanci di 500.000,00 euro, ammanco che qualche giorno dopo apprendiamo indaghi anche la Procura della Repubblica.
Oggi ci rivolgiamo a Lei Assessore Arena e allo stesso Presidente della Regione Calabria Scopelliti, che ha il dovere morale di sostenere i giovani della sua stessa Regione, affinché facciate qualcosa di concreto e di reale per noi giovani Calabresi. Vogliamo date certe, scadenze rispettate e impegni mantenuti. In tutta sincerità, vivendo questa esperienza come coloro che ancora una volta avevano voluto credere che l’interesse verso i giovani e il loro futuro non sarebbe stato ancora una volta solo un modo per riempirsi la bocca in campagne e spot elettorali, siamo profondamente delusi e amareggiati.
Capiamo che l’interesse della politica regionale è ormai proiettato alle nuove elezioni tra due anni, ma non dimenticate che a votarvi ci saranno quelle generazioni di giovani traditi che hanno visto svaniti i loro sogni, illusi da decenni di politica di parole e di promesse non mantenute. Noi non chiediamo un lavoro, ma la possibilità e il diritto di potercelo inventare un lavoro. La Calabria ha bisogno di uno scatto d’orgoglio; la politica, le istituzioni devono dare fiducia ai giovani fornendo loro i mezzi per dare la possibilità di dimostrare le loro capacità. Un investimento che la politica dovrebbe ritenere necessario vista l’antipolitica e il voto di protesta nella recente storia del nostro paese. La vita è dura ma la dignità di noi giovani non può essere calpestata, abbiamo il diritto di poter guardare negli occhi i nostri genitori e dire loro grazie per gli sforzi che hanno fatto per permetterci di crearci una vita.
Avevamo deciso di impiegare i nostri sforzi e le nostre capacità per realizzare i nostri sogni in questa nostra amata terra, ma se ciò non ci sarà permesso ancora una volta, allora li useremo per dire basta, per chiedere ciò che ci è stato promesso tenendo alta la nostra dignità.
In rappresentanza di gruppo di aspiranti Giovani Nuovi Imprenditori