Due anni fa, durante la presentazione de l’Alibi del Clown, di Antonio Barbuto avevamo avuto la sensazione che quella raccolta di poesie era destinata a lasciare un segno. “L’autore, dopo avere sostenuto avevamo scritto all’epoca anticipando i contenuti della serata dell’1 agosto 2011 tenutasi nella splendida cornice del ido Miramare di Soverato – con compiaciuta civetteria, di essere un autore che si rifiuta al volume, cede ora all’esortazione dell’amica Fiorella Testaj Martinelli e alle lusinghiere e premurose insistenze degli amici e sodali Salvatore Colacitti, Giulio De Loiro, Gigi Fusto, Marziale Mirarchi, Vincenzo Squillacioti, Valentino Ussia e acconsente – entre nous et pour nous mes amis – che l’esiguo mannello di versi, quasi del tutto inedito, diventi pubblico”. A distanza di qualche anno, quando Barbuto ha ripresentato la sua vena poetica nella silloge “Come la vita”, scopriamo che sul sito Rosebub, divenuto “la stanza riservata” della buona letteratura che ospita anche “Poeti di Calabria” troviamo alcune poesie contenute ne “l’Alibi del Clown”. C’è lo zampino dell’instancabile Rina Brundu animatrice culturale del sito, che dopo avere ricevuto il librodi Barbuto nella lontana Irlanda, è riuscita a catturare con la sua decisione di pubblicare alcune poesie l’attenzione di chi ama scoprire ciò che non è “gridato” e la curiosità anche di chi vive dalle parti di Soverato, patria di Barbuto e dove è vissuto il compianto Vincenzo Guarna, grande amico del primo. Anche alcuni scritti di Guarna, infatti, arricchiscono le pagine web di Rosebud. Per rimbalzare su Rosebud e leggere alcune poesie di Antonio Barbuto, cliccare qui
Fabio Guarna