Il Presidente Ciancio: Stretto di Messina, Patrimonio dell’umanità
La Federazione Universitaria Cattolica Italiana (F.U.C.I.) di Catanzaro raccoglie la richiesta di patnership inviata dalla giunta del Comune di Messina a tutti gli enti calabresi interessati all’ottenimento del riconoscimento dello Stretto di Messina “Patrimonio dell’Umanità” da parte dell’Unesco. Proprio ieri il Sindaco di Messina, Renato Accorinti, e la sua giunta, hanno deliberato l’avvio all’iter, un progetto che dovrà necessariamente coinvolgere altre istituzioni e soggetti pubblici e privati di cui la società si compone *.
“ Il creato – come si legge in una nota stampa diramata dalla F.U.C.I. di Catanzaro – è un dono prezioso di Dio, il quale ne ha sapientemente tracciato gli ordinamenti intrinseci, consegnandoci i segnali orientativi a cui attenerci come amministratori della sua creazione. E’ proprio a partire da questa consapevolezza che consideriamo le questioni legate all’ambiente e alla sua salvaguardia intimamente connesse con il tema dello sviluppo umano integrale. Tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, scientifico, naturale ed ambientale dello Stretto di Messina significa dimostrare grande attenzione e sensibilità alle risorse spesso sconosciute e non apprezzate del nostro territorio. Lo Stretto di Messina, ombelico del Mar Mediterraneo, rappresenta un ponte naturale che unisce, che accoglie e che può essere il motore trainante di una nuova e perpetua pace tra popoli ”.
“ Lo Stretto di Messina – dichiara il Presidente della Federazione Sebastian Ciancio – è certamente Patrimonio dell’Umanità. Non si può omettere l’importanza storica, letteraria e sociale, che da sempre vedono lo Stretto ricoprire un ruolo fondamentale nella cultura e nella tradizione mediterranea. Lo Stretto rappresenta un esempio eminente dell’interazione umana con l’ambiente, una testimonianza visibile dei processi ecologici e biologici in corso nell’evoluzione millenaria dell’ecosistema, un capolavoro paesaggistico direttamente associato ad avvenimenti, credenze e opere artistiche aventi un significato geopolitico eccezionale.
Ritengo – conclude il Presidente Ciancio – che come sempre predicato dall’Unesco, sia compito di ciascun cittadino custodire gli habitat più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale dal punto di vista della scienza e della conservazione ”.