Pregevolissima serata a Borgia, in piazza Ortona, domenica scorsa per l’evento “La Calabria può” incontro dibattito a più voci su potenzialità e freni dello sviluppo organizzato dall’Amministrazione Comunale. Oltre un centinaio di persone sono rimaste sino a tarda serata nella bella piazza del Duomo di Borgia, la cui facciata illuminata ha suscitato molto fascino durante tutto il corso dell’iniziativa, per assistere alla proiezione del video “Donne del Sud” – Speciale del TG1 realizzato con grande sapienza e maestria dal giornalista Rai Francesco Brancatella e le cui immagini hanno catturato l’attenzione della platea a tratti commossa.
Durante la serata, moderata dal giornalista Nico Pirozzi, de Il Mattino nonché direttore editoriale della collana “Fatti e Misfatti” della casa editrice Cento Autori, si sono alternati al microfono magistrati in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata quali il dott. Giovanni Conzo della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ed il dott. Sandro Dolce della Procura della Repubblica di Palmi, con rappresentanti delle forze di polizia, quali il questore di Catanzaro dott. Guido Marino, giornalisti quali Giuseppe Crimaldi, de Il Mattino nonché co-autore assieme al dott. Conzo del libro Mafie-le criminalità straniere alla conquista dell’Italia, Francesco Brancatella del TG1, Chiara Giordano, direttore artistico di Armonie d’Arte Festival, Vincenzo Linarello, presidente del consorzio di Cooperative GOEL della locride, Francesco Fusto, sindaco di Borgia.
Il Sindaco, dopo i saluti, ha aperto i lavori evidenziando come l’Amministrazione Comunale punti sulle manifestazioni culturali come opportunità per lo sviluppo, ma sia attenta anche quotidianamente alla cultura intesa come istruzione e formazione delle giovani coscienze affinché cresca nei ragazzi la consapevolezza delle potenzialità del territorio e la conoscenza infonda in loro la sete di giustizia e la volontà di opporsi ai soprusi nonché la forza di evitare situazioni di devianza.
Il questore Marino ha evidenziato come i cittadini devono esercitare il loro dovere di cives perché in tal modo lo Stato riuscirà a tutelare i diritti di tutti e nessuno si deve piegare alle vessazioni di coloro i quali si credono forti e potenti, perché lo Stato proseguirà sempre con maggiore forza nell’azione di contrasto e sta mettendo a segno dei colpi per stroncare la ndrangheta.
Il dott. Dolce, commentando il libro scritto dal collega magistrato dott. Conzo e dal giornalista Crimaldi, ha evidenziato come le organizzazioni straniere stiano mettendo in atto in Italia reati diversi che vanno dallo spaccio di sostanze stupefacenti alla tratta di essere umani, alle estorsioni e lo stiano facendo con una recrudescenza inaudita, ecco perché da parte della magistratura occorre moltiplicare gli sforzi per continuare le indagini e realizzarne di mirate al fine di stroncare anche queste organizzazioni criminali che frenano lo sviluppo.
Il Dott. Conzo si è soffermato sia sugli aspetti di alcune indagini che hanno consentito di far arrestare molti esponenti dell’ala militare dei Casalesi, ma anche sulla valenza sociale delle indagini ed inchieste che portando in carcere coloro i quali si macchiano di reati gravissimi consentono di far rispettare le leggi dello stato e dare giustizia per le vittime spesso innocenti di cui le mafie si macchiano. Ha evidenziato inoltre come solo la collaborazione delle persone può consentire alle forze dell’ordine ed ai tutori dello stato di assicurare alla giustizia delinquenti e mafiosi che drenano risorse della collettività e sono la causa del mancato sviluppo della nostra terra.
Francesco Brancatella ha spiegato ai presenti gli aspetti non mostrati nelle immagini dei colloqui con le donne che durante il suo viaggio tra le regioni del sud, nei luoghi dove si sono consumati delitti di mafia spesso cruenti ed efferati. La tenacia nel ricercare giustizia di madri, sorelle e mogli di vittime della mafia, la passione di donne impegnate nel sociale, nel giornalismo.
Chiara Giordano ha parlato di armonia e di bellezza di come nella nostra terra si possa creare sviluppo esaltando le capacità che tanti giovani possiedono.
Vincenzo Linarello ha parlato delle esperienze del consorzio di cooperative Goel che opera nella locride ed attraverso le cooperative del settore agrumicolo e biologico riesce a dare risposte agli agricoltori che altrimenti non vedrebbero riconosciuti i propri sforzi poiché i prodotti vengono svenduti, ha parlato dei marchi creati nel settore dei tessuti e della moda che danno lavoro ad uomini e donne consentendo loro di creare abiti di lusso, del tentativo di integrazione attraverso ristoranti in cui le culture alimentari si incontrano, insomma di come anche in Calabria sia possibile fare impresa.
Giuseppe Crimaldi, giornalista, ha raccontato le proprie esperienza di cronista giudiziario e di nera, i volti delle donne a cui avevano ucciso i mariti od i figli, i 60 corpi sul selciato che durante la sua carriera ha descritto e documentato, ma ha parlato anche di come il sud esprime delle potenzialità che possono consentire di superare le esperienze criminali, di debellare la piaga interna ed estera, e poter così puntare sullo sviluppo valorizzando i territori.
Partecipazione anche dal pubblico, con contributi e riflessioni al dibattito che hanno consentito di trascorre una serata all’insegna del confronto costruttivo, che l’Amministrazione Comunale è intenzionata a ripetere nel corso dell’anno attraverso appuntamenti nelle scuole, sulla base delle disponibilità espresse da tutti i partecipanti.