Un altro colpo messo a segno dalla Dda contro la criminalità calabrese, in particolare contro la cosca di ‘ndrangheta soveratese dei Procopio-Mongiardo: venticinque in tutto le persone indagate, di cui nove per le quali si sono spalancate le porte del carcere, altre otto che sono invece finite ai domiciliari e le rimanenti sottoposte all’obbligo di dimora.
Le accuse contestate a tutti e a vario titolo sono di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti (aggravata dall’essere composta da più di dieci associati e da soggetti dediti all’uso di droghe), detenzione ai fini di spaccio ed estorsione.
L’operazione, nome in codice “Prisoners Tax”, condotta dai Carabinieri di Soverato con il supporto delle Stazioni di Gasperina e Davoli, è partita nell’estate del 2016 dalle analisi di alcune attività anti-droga eseguite nel corso di normali servizi di controllo del territorio.
Da qui le investigazioni avrebbero difatti portato a documentare una gestione organizzata dello spaccio di cocaina, hashish e marijuana, da parte del gruppo, nei comuni di San Sostene, Davoli, Montepaone e Gasperina.
PAGINA CORRELATA
Il traffico di droga nel soveratese nelle mani della cosca Procopio, 17 arresti (NOMI)