La polizia federale brasiliana ha reso noto in un comunicato che i due cittadini italiani arrestati oggi a Praia Grande, sulla costa dello Stato di San Paolo sono sospettati di essere collegati con la ‘ndrangheta e risultano latitanti dal 2014.
La nota aggiunge che uno di loro, Nicola Assisi, è stato condannato a 14 anni di carcere in Italia per traffico di droga, e suo figlio Patrick occupava almeno tre appartamenti di alto livello nella località balneare paulista, protetti da sofisticati sistemi di sicurezza. I due “sarebbero passati dal Portogallo e l’Argentina, usando nomi falsi”, prima di arrivare in Brasile, aggiunge la nota, sottolineando che la loro cattura è stata coordinata dalla polizia locale, quella italiana.
Secondo il Viminale “si tratta di Nicola Assisi e del figlio Patrick, inseriti nell’elenco dei “latitanti pericolosi”, ricercati per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti e contigui alla ‘ndrangheta operante a Volpiano, in provincia di Torino”.
Il terzo, un peruviano, ricercato poiché destinatario di un mandato di arresto emesso dall’Autorità giudiziaria spagnola, in quanto condannato per tentato omicidio, furto e aggressione.