Ed è un’altra testimonianza dell’altissimo livello raggiunto dalla Scuola di Danza Ater Ballet, lo spumeggiante e “precious” evento di fine anno accademico andato in scena ieri sera al Teatro Comunale di Soverato, uno spettacolo che ha visto le allieve di Maria Grazia Sestito impegnate in un programma ricercato e articolato con coreografie balanchiniane.
La serata, presentata da Manuela Marchio e apertasi con la Marcia di Strauss eseguita dalle piccole danzatrici della Baby class, è immediatamente proseguita con il raffinato defilé delle allieve più grandi della danza classica in un elegante tutù blu scuro. E così ad oltranza e senza interruzione alcuna, con un’avvicendarsi di sequenze di qualità e perfezione ammirevoli nonostante le diverse e intreccianti sfumature stilistiche, si sono esibite con cura e ricercatezza di movenze le soliste, il passo a 7, le piccolissime della predanza, le intermedie del Modern Madagascar, di Sleep e di Humanity . La Présentation, costruita dalla ormai “nostra” Maria Grazia, non è stata solo una classica passerella di balletti, ma una spettacolare dimostrazione tecnica, articolata in quadri veloci con combinazioni di passi dinamici che hanno sottolineato le differenti ritmicità e velocità della danza classica, moderna e contemporanea.
Il tutto in un disegno coreografico davvero euritmico. Una gradita sorpresa l’ha riservata la danza del ventre. La danzatrice, dalle tipiche fattezze orientali, ha sbalordito per la maestria delle contorsioni del bacino. Ma non è tutto! La serata è continuata con “Violini” esecuzione in cui le allieve dell’Ater Ballet hanno mostrato la loro grazia e la loro precisione nell’interpretazione delle progressioni coreografiche con una presenza scenica avvincente. Ed ancora divertimento ed entusiasmo hanno coinvolto il pubblico plaudente ed emozionato di genitori, nonni, parenti e amici accorsi numerosi, con “Pachuco” coreografia faticosa e irta di difficoltà per le gestualità atletiche e la capacità di far lavorare in efficace team tutte, o quasi, le allieve della scuola.
Ma nulla della loro fatica è trapelato: le ballerine sempre sorridenti, con naturale scioltezza e dinamismo hanno saputo catturare lo sguardo, la mente, il cuore e tutto l’animo dei presenti. Notevole, quindi, l’attenzione riposta dalla maestra Sestito e dalle assistenti Martina Raffaele e Giulia Raschillà, alla coralità delle realizzazioni in palcoscenico, dove ha trionfato un perfetto assieme raggiunto con determinazione e sicurezza nell’esibizione ultima di “Rebel Spirit “eseguito da tre fasce di età di danzatrici con competenze diverse ma sapientemente armonizzate.
Giunge il finale: le piccole allieve ringraziano, si inchinano, sorridono, salutano e il pubblico in piedi, per l’incanto e la magia diffusesi, applaude di un applauso lungo e scrosciante perché ancora una volta, l’Ater Ballet di Soverato e la sua direttrice e coreografa Maria Grazia Sestito, con l’aiuto di Dio, come suole sottolineare, si conferma dispensatrice di emozioni e una straordinaria guida per giovani promesse e autentici talenti.
Marica Pirelli