“Sono addolorato per la sua scomparsa!”, dichiara Gianvito Casadonte, direttore artistico del Magna Graecia Film Festival. “Nel 2011 consegnammo al Maestro la Colonna d’Oro alla Carriera. Cerami era un uomo di gran cultura, uno scrittore a 360°, un esempio per tutti. Io e tutto il mio staff siamo vicini alla sua famiglia e, in particolare, al giovane Matteo, figlio di Cerami”.
Vincenzo Cerami si è spento a 72 anni dopo una lunga malattia. Scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, nel 1999 è stato candidato all’Oscar per “La Vita è bella” con Roberto Benigni.
Nel 1976 pubblica il suo primo romanzo “Un borghese piccolo piccolo” e parallelamente procede la sua attività di sceneggiatore lavorando con registi come Marco Bellocchio e Gianni Amelio.
Cresciuto a Ciampino, ha scoperto la letteratura, la poesia e il cinema con Pier Paolo Pasolini, suo insegnante alle scuole medie, di cui è stato assistente alla regia in “Uccellacci e uccellini”. E’ stato proprio Pasolini a interessarsi alla pubblicazione del suo primo libro “Un borghese piccolo piccolo”, uscito però nel 1976 dopo la sua morte, con la prefazione di Italo Calvino, e diventato un celebre film di Mario Monicelli con Alberto Sordi. Nella sua vita ha avuto la fortuna di incontrare, e in alcuni casi diventare amico, i grandi del cinema e della letteratura: da Alberto Moravia a Federico Fellini, Massimo Troisi, Totò e Sordi, ai quali Cerami diceva di aver “rubato” tutto quello che ha imparato. Grande l’amicizia con Roberto Benigni che ha definito “la creatura più bella che abbia mai incontrato” e con il quale ha scritto – oltre a “La vita è bella” – “Il piccolo diavolo”, “Il mostro” e “Pinocchio”.
“Lo scrittore nasce dalla curiosità che si ha verso il mondo e gli altri. Osservare chi mi circonda mi ha permesso di comprendere meglio me stesso”. Questo era Vincenzo Cerami!