Finalmente tolto il saccone di pattume, contenente apparentemente rifiuti in plastica, dal sito dell’ex area parco giochi Acqua splash, chiuso ormai da anni per diatribe squisitamente ‘amministrative’ fra ex gestori ed ex amministrazioni comunali. Chi lo ricorderà, il luogo era l’unica attrattiva ludico_ricreativa di tutta la fascia del Basso jonio con scivoli e piscina tanto amata dai bambini e dalle famiglie tutte.
In seguito, l’area, ormai abbandonata per i vari cavilli burocratici susseguitisi negli anni, fra un ricorso e un altro negli ambiti giudiziari (in cui non mi ci immischio)- com’è e come non è, pian piano è diventata luogo di rifugio dei tanti gattini randagi della zona. Randagi già in loco, o mici volutamenti portati lì da gentaglia senza cuore, a cui la scrivente ha da sempre prestato cure amorevoli e cibo; cibo che molti amici degli animali mon fanno mai mancare loro.
La criticità del Sito, però, è sotto gli occhi di tutti! Premesso che.l’area è invalicabile perché, pare, ancora sottoposta a sequestro, qualcuno in realtà nelle settimane passate ha ben pensato di piazzare un saccone carivo di pattume all’interno dell’area, ma accanto ad uno dei cancelli. Chi scrive, aveva anche notato un copertone, contenitori in cartone per pizza da asporto, bottiglie di vetro e quant’altro.
Tutto sparito! Bene! Ora due cose si attendono con celerità: la pulizia di tutta l’area, la bonifica della piscina ricettacolo di zanzare e la risposta da parte dell’Amministrazione comunale per un’idea lanciata per una compartecipazione attiva che lasci la colonia tranquilla nel Sito e l’ex parco giochi nuovamente fruibile, seppur con veste nuova ed innovativa, da grandi e piccini. Per ultimo, insisto ancora con la richiesta di dossi stradali che limitino la velocità ai tanti Niki Lauda della situazione.
Lorella Commodaro, giornalista, presidente Associazione animalista Su la zampa