Lasciavano lavoro per assistere disabili ma andavano in TV, due denunce

Si assentavano dal lavoro fruendo di permessi e congedi retribuiti per assistenza a persone disabili ma in realtà li utilizzavano per incombenze private, anche fuori Regione, e per partecipare a spettacoli ed eventi televisivi. Per questo motivo due dipendenti di un ente pubblico sono stati denunciati per truffa e falso dai finanzieri della Compagnia di Sibari al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari diretta da Eugenio Facciolla.

Dalle indagini, coordinate dal pm Antonino Iannotta, è emerso come i due dipendenti, per fruire dei benefici di legge, avrebbero appositamente e fittiziamente variato la propria residenza a casa di congiunti disabili e bisognosi di assistenza. Grazie a servizi di appostamento e pedinamento, a riprese video e fotografiche e al riscontro del traffico telefonico, i finanzieri hanno constatato come gli indagati abbiano truffato l’Ente dove lavorano grazie al cambio di residenza.

In tal modo i due avrebbero truffato sia l’Ente che l’Inps, chiamata a rimborsare la quota di retribuzione anticipata dal datore di lavoro. Secondo l’accusa, nel triennio 2017-2019, gli indagati si sarebbero assentati per 117 giorni di permessi retribuiti e 169 giorni di congedi retribuiti, per un importo complessivo percepito indebitamente di circa 23 mila euro.