Consumare 150 grammi di questi frutti di bosco al dì può far calare il rischio di infarti. Queste bacche portentose mantengono a bada le malattie del cuore e la cosiddetta sindrome metabolica.
Direttamente dalla natura arrivano alcune risposte alla domanda di salute che spesso vengono confortate anche dagli studi della medicina. Esistono, infatti, frutti che utilizzati nelle tradizioni mediche di alcuni paesi anche da migliaia di anni, possono apportare benefici sufficientemente conclamati anche a livello della ricerca scientifica. Questa volta, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, vuol parlare dei benefici ed usi di un frutto, già riconosciute fin dall’antichità nel “De Materia Medica” di Dioscoride e riconfermate nel corso del Medioevo nei “Discorsi di Pier Andrea Mattioli sull’opera di Dioscoride”, il mirtillo. Questa bacca è una fonte fenomenale di vitamine e antiossidanti, necessaria per la nostra salute interiore come per la nostra bellezza esteriore.
Ma non solo. Secondo i ricercatori della University of East Anglia, nel Regno Unito, questi frutti portentosi mantengono a bada le malattie del cuore e la cosiddetta sindrome metabolica, una situazione clinica in cui diverse condizioni di salute contribuiscono insieme ad innalzare il rischio di sviluppare patologie a carico dell’apparato circolatorio e diabete. Ipertensione, obesità e resistenza all’insulina sono tra questi fattori. Il team del dottor Peter Curtis ha preso in esame 138 partecipanti con una condizione di sovrappeso, di un’età compresa tra i 50 e i 75 anni, affetti da sindrome metabolica.
Nei sei mesi di studio, ad un gruppo è stato chiesto loro di consumare i 150 grammi di mirtilli quotidianamente (mirtilli congelati), mentre al secondo è stato offerta un’alternativa simile, ma solo nel gusto: il contenuto dei mirtilli «placebo» era infatti composto da ingredienti e coloranti artificiali. «Abbiamo scoperto che mangiare una tazza di mirtilli al giorno migliora le funzioni vascolari e la rigidità arteriosa, facendo la differenza nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, un calo tra il 12 e il 15%», ha spiegato dottor Curtis. «Il messaggio, qui, è semplice e accessibile: consumiamo un bicchiere di mirtilli al giorno per migliorare la nostra salute cardiovascolare. Sorprendentemente, abbiamo osservato che una porzione da 75 grammi (mezzo bicchiere) al giorno non offriva gli stessi benefici. È possibile che sia necessaria una dose giornaliera maggiore di mirtilli per ottenere questi benefici nelle persone obese, nella popolazione a rischio, rispetto alla popolazione generale».La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica American Journal of Clinical Nutrition.