Un velivolo della Guardia di Finanza del COAN in missione di controllo avanzato sul mare Jonio, ha allertato il dispositivo di sorveglianza, segnalando una imbarcazione a vela a 35 miglia marine dal mare territoriale italiano, in navigazione con rotta verso le coste nazionali. Due unità navali della Guardia di Finanza, una del ROAN di Vibo Valentia e una del Gruppo Aeronavale di Taranto, hanno preso immediatamente il mare, hanno individuato il natante, un monoalbero di una quindicina di metri, le lo hanno, quindi, intercettato attorno alle 19 del 7 giugno, a una decina di miglia da Caulonia.
I finanzieri hanno trovato a bordo, 60 migranti, (41 adulti maschi, 6 donne e 13 minori di origine mediorientale, di provenienza iraniana, irachena e siriana) e all’esterno, al timone, due cittadini ucraini, sospetti scafisti.
I militari hanno preso in custodia i sospettati e condotto sotto scorta la barca a vela al porto di Roccella Jonica, per le operazioni di identificazione dei migranti e quelle di assistenza sanitaria. Dalle prime informazioni sarebbero partiti alcuni giorni fa da Smirne (Izmir), in Turchia e tutta la navigazione è stata condotta in modo da raggiungere l’Italia nell’arco notturno del fine settimana, con l’evidente speranza di trovare meno controlli e portare a termine senza problemi il traffico.
Al momento dell’intercettazione la barca a vela stava navigando senza alcun problema apparente e i migranti, non visibili all’esterno, sono stati scoperti solo quando i militari saliti a bordo del natante, sono entrati nei locali interni dell’imbarcazione. I finanzieri operanti hanno, quindi, arrestato i due sospetti scafisti e sequestrato l’imbarcazione.