“Scegli e sconta” è lo slogan della campagna lanciata da Conad con cui ha reclamizzato la distribuzione, nei propri punti vendita, di buoni sconto del 25% da spendere nelle parafarmacie della catena. L’iniziativa ha irritato Federfarma che ha inviato all’Autorità garante della concorrenza una segnalazione, perché valuti un eventuale intervento nei confronti del gruppo.
Il sindacato dei titolari, in particolare, se la prende con il volantino che pubblicizza la campagna, dal quale spicca con la massima evidenza un numero, quello che reclamizza il valore del buono sconto composto graficamente da pillole, capsule e compresse. Risultato, il consumatore è indotto a credere che lo sconto offerto si applichi sui farmaci venduti dai corner Conad, sebbene l’articolo 5 della legge 248/2006, il provvedimento di conversione del cosiddetto decreto Bersani, vieti espressamente “concorsi, operazioni a premio e vendite sottocosto» sui farmaci senza obbligo di ricetta. Certo, in fondo al volantino un’avvertenza segnala che la promozione «non è utilizzabile sui farmaci». Ma è stampata in caratteri sensibilmente inferiori al testo circostante, tali da sfuggire alla maggior parte dei consumatori. Ed ecco quella presunta ingannevolezza che Federfarma ha segnalato all’Antitrust: il volantino, in sostanza, veicola il messaggio subliminale che Conad fa sconti sui farmaci. E guarda caso, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, lo slogan è stato lanciato proprio negli stessi giorni in cui l’azienda ha aperto ufficialmente la petizione popolare per la liberalizzazione dei farmaci di fascia C, che il gruppo motiva con quanto fatto finora sui “senza ricetta”.