Ieri sera, durante la mia solita passeggiata sul lungomare di Soverato, guardandomi intorno, mi è venuta in mente una vecchia canzone del 1965, interpretata da Bruno Martino, che iniziava “E LA CHIAMANO ESTATE… QUESTA ESTATE…”ma non mi riferisco come la canzone ad una storia d’amore anzi, forse si, amore per la nostra amata Soverato una volta “Perla dello Jonio”, ora è rimasto solo il guscio perché la perla se la sono rubata i comuni limitrofi.
Una località turistica come la nostra, una volta da tutti invidiata, deserta sia nelle strade che sul lungomare, non un’attrattiva se non un po’ di musica che esce da alcuni locali. Un centro turistico come Soverato non può limitarsi soltanto al sabato sera o ai dieci giorni centrali del mese di agosto, l’economia va a puttane, ma di questo chi se ne deve interessare se il paese è in mano ad un commissario prefettizio che pensa solo a far cassa e non c’è un’amministrazione che possa interessarsi e decidere una piccola programmazione estiva. Qualche piccola manifestazione ci sarà grazie all’interessamento dell’associazione dei commercianti “RIVIVI SOVERATO”, a cui va la mia ammirazione per l’interessamento, che ha programmato delle attrattive su Corso Umberto per cercare di far rivivere Soverato dandogli almeno un po’ di ossigeno per non farla morire completamente. Ritornando a ieri sera, ho fatto delle foto proponendone un paio, una si riferisce ai parcheggi a pagamento dove la zona principale, via Cristoforo Colombo, era completamente deserta e l’altra che si riferisce al lungomare, anch’esso quasi deserte…E LA CHIAMANO ESTATE…QUESTA ESTATE…
Mimmo Cosentino