L’imprenditore Michele Stingi ci parla della definizione Start Up

foto21Creare in questo periodo un impresa, giovane e innovativa che abbia idee capaci di risollevare il nostro territorio non è facile. Progettare ed individuare ciò che si vuole realizzare è il primo passo per creare la cosiddetta START UP. Con il termine startup si identifica la fase iniziale per l’avvio di una nuova impresa,  quel periodo nel quale una società cerca di rendere redditizia un’idea attraverso processi validi e innovativo che potranno portare successo. Inizialmente il termine veniva usato unicamente per indicare la fase di avvio di aziende nel settore informatico o tecnologie dell’informazione.negli ultimi anni il termine è diventato sinonimo di ciò che in Borsa viene chiamato matricola. Spesso queste società vengono gestite con un approccio di tipo Lean Startup e Minimum Viable Product.

– Un altro passo per creare Start Up è avere un Piano aziendale di cio che si vuole creare

Il piano di startup è un prospetto che evidenzia determinati costi tipici dei primi dodici mesi di attività, ovvero del periodo in cui si affrontano costi certi a fronte di ricavi incerti, nonché l’ammontare del capitale proprio che si intende investire nell’azienda. Lo startup comprende quindi tutte le spese relative alla costituzione della società e agli investimenti strutturali,l’eventuale cauzione per l’affitto, le spese relative al materiale di consumo e l’indicazione del capitale proprio. In questo modo l’imprenditore ha un quadro chiaro dello scenario finanziario relativo ai mesi successivi e della sua capacità di remunerare il capitale investito.

Le startup companies, di solito imprese appena costituite, nelle quali vi sono ancora processi organizzativi in corso, essendo state appena avviate, utilizzano generalmente una limitata quantità di capitale, lavoro e terreni. Questo tipo di imprese, in caso di insuccesso, non sono particolarmente rischiose data l’esigua quantità di capitali investiti. È importante valutare le immobilizzazioni (impianti, attrezzature) richieste in fase di avvio e il capitale circolante necessario per sostenere i costi di gestione iniziali.

L’imprenditore deve valutare:

-Quanto serve per avviare l’attività (fabbisogno finanziario);
-Se il capitale proprio è sufficiente e se è necessario ricorrere anche a    capitali di terzi

È un prospetto simile al conto economico e serve a determinare la convenienza del progetto imprenditoriale; infatti, attraverso l’individuazione dei costi e dei ricavi si determina l’utile della futura attività.

Per misurare la redditività dell’impresa, si utilizzano due indicatori:

 ROI (return on investiment) e il ROE (return on equity).

La redditività del capitale investito indica la capacità del progetto imprenditoriale di remunerare il capitale investito. Si calcola dividendo il reddito operativo per il capitale investito. La redditività del capitale proprio impegnato nell’attività si calcola dividendo l’utile netto per il capitale proprio.

Ma definiamo insieme il termine acceleratore di Start Up :

Per acceleratore di startup si intende un programma per lo sviluppo di una azienda che ha la finalità di renderla autonoma. Per incubatore di startup (detto anche Business Innovation Centre) si intende il luogo fisico nel quale le startup risiedono. Secondo Forbes nel 2012 i migliori acceleratori ed incubatori erano Y Combinator, TechStars e DreamIt Ventures.

Per Creare un giovane Start Up, basta seguire questi consigli, creare innovazioni da giovani talenti  con giovani idee di mercato ,in grado di portare in vetta il suo prodotto e la sua terra

Michele Stingi
Amministratore ( STINGI GROUP italian factory food production)
Amministratore ( PASTA STINGI )

 

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