L’ente nega il patrocinio e fa pagare il suolo pubblico. Cervadoro: “Vi offriremo ugualmente una bellissima festa”
Un S. Martino senza fondi, quello che la pro loco cittadina ha in serbo per domani e domenica 9, perchè l’associazione non riceve più alcun contributo dalla Provincia e si regge sui soli sforzi dei sostenitori e di alcuni sponsor. Ma un S. Martino non per questo meno bello, anzi studiato al meglio per offrire a tutti assaggi in quantità non solo del tipico menù – dove a farla da padrone saranno le caldarroste, il vino e le zeppole – ma anche musica, arte, danza, spettacolo. A presentare l’iniziativa, ieri mattina al Rock’n’rolla, il presidente della pro-loco Franco Cervadoro, insieme a Pietro Melia, addetto alla comunicazione. Entrambi hanno voluto dare poco spazio alla polemica sul “disastro politico” della cittadina, che ha tra gli altri effetti quello di un Comune che “per la prima volta ha negato il patrocinio a una delle più antiche e identitarie manifestazioni cittadine, come la trentennale festa di S. Martino”, ha spiegato Cervadoro. “I motivi del diniego da parte dell’ente guidato da Salvatore Mottoda Di Amato – ha proseguito il presidente della pro loco – ci sono stati spiegati con un generale orientamento a non concedere patrocini da parte del commissario”.
Una posizione che ha comportato automaticamente, venendo meno il patrocinio, l’obbligo di pagare la tassa per l’occupazione di suolo pubblico per svolgere la festa, come da tradizione in via S. Martino. Una bella incongruenza, se si pensa al valore sociale della festa e al fatto che l’associazione guidata da Cervadoro non riceve alcuno stanziamento pubblico. “In ogni caso non vogliamo fare polemica contro alcuno, tantomeno il commissario che è qui da pochissimo, ma invitare tutti coloro che siano interessati a iscriversi alla pro-loco e ad aiutarci”, hanno chiarito Cervadoro e Melia. Unendo gli sforzi l’associazione ha organizzato comunque una grande festa, nel segno dello spirito solidale con cui era nata, realizzando anche un ricordo per tutti, un sottobicchiere in terracotta dipinta a mano dal maestro Pino Cerullo, in occasione del quarantennale della città. Ed ecco il programma: sia sabato che domenica, con inizio alle ore 15, si alterneranno mostre di pittura, danze (compresa la tarantella baby) e animazione, fino alla degustazione del menù preparato dall’equipe del professore Domenico Tropea dell’istituto alberghiero. In arrivo, oltre a zeppole, salsiccia e prelibatezze varie, anche quattro quintali di castagne acquistate a Sorbo S. Basile. L’intrattenimento musicale sarà invece affidato all’associazione Danza cu lu ventu sabato e Rocca Falluca gruppo folk domenica. Cervadoro ha anche ringraziato Pina Sabato che gratuitamente ha contribuito a tutta la logistica dell’evento.
Teresa Pittelli