Oggi torna Re-actcon Veneficas Calabriae

veneficasStasera alle 21 la replica al Teatro Comunale
Ultima replica della produzione made in React, la residenza teatrale di stanza al Comunale soveratese, che stasera presenta “Veneficas Calabriae”, di e con Emanuela Bianchi per la regia di Giovanni Carpanzano. Soveria Simeri 1769: qui si svolge la storia di Cecilia Faragò, ultima fattucchiera processata per stregoneria nel Regno di Napoli.Una storia che si affaccia dal passato e contribuisce a formare “la memoria negata del genere femminile”, come si legge nella recensione di Mauro F. Minervino. La vicenda di Cecilia Faragò, protagonista dell’ultimo processo celebrato contro le donne accusate di pratiche stregonesche, che sancisce anche la fine nel Regno delle Due Sicilie alla caccia alle streghe. All’inizio dello spettacolo si incontra Cecilia sposa di un ricco possidente Lorenzo Gareri. Il marito e il figlio maggiore, predestinato erede, muoiono prematuramente, Cecilia si ritrova unica erede ed esecutrice di un pingue patrimonio. Raggirata da due loschi e avidi canonici della chiesa locale interessati ad appropriarsi di quel patrimonio. Da una parte la “longa manus” di un potere economico e sociale che specie nelle realtà più arretrate e isolate, rappresenta il più potente “strumento di pressione e consenso” dall’altra i segni di un’antica e irredenta sofferenza sociale di cui Cecilia rappresenta la parte più debole e vulnerabile.
“Una donna sola, vedova senza status, esposta alle dicerie stregonesche e alla riprovazione sociale che sanziona la sua condizione di donna “libera” e irregolare, in un piccolo mondo, che non le perdona la sua indipendenza e ne condanna la sofferta ribellione rispetto al potere, ai canoni sociali e alle mentalità condivise nella comunità, al punto di essere accusata di stregoneria.
Più simile all’eroina libera e moderna di una donna dei giorni nostri che non ad una delle nostre remissive antenate contadine, “la Faragò coraggiosissima, energica, tenacissima, assistita da una incrollabile determinazione” combatte fino in fondo per salvare se stessa dall’accusa di stregoneria. La sua vicenda di donna appare emblematica, colei che per non restare schiacciata nel vuoto inutile e immenso scavato nei secoli dagli affanni che formano la memoria negata del genere femminile, rialza il capo per pochi attimi

e poi scompare dopo aver attraversato quasi senza nome né senza volto il fondo opaco della Storia. Donne e persone che ancora ci rassomigliano e forse con le nostre stesse facce, con le nostre medesime debolezze e passioni, hanno semplicemente affrontato il destino e hanno fino in fondo vissuto, sofferto e amato”.
 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.