Già da qualche mese, l’Ente Parco Nazionale della Sila, sulla base di quanto previsto dal Programma Intergovernativo Multilaterale “Uomo e Biosfera”, ha trasmesso il dossier di candidatura per l’avvio del procedimento di valutazione per il biennio 2013/2014 dei nuovi siti da iscrivere nella Rete Globale delle Riserve della Biosfera del Programma UNESCO/MAB. Al fine di raggiungere tali obiettivi, tenuto conto del pregevole lavoro svolto durante il processo di candidatura in qualità di Membro della Comunità del Parco e di Coordinatore dell’Aggregazione dei Borghi del Parco della provincia di Catanzaro, il presidente dell’Ente Parco, Sonia Ferrari, e il direttore Michele Laudati, hanno voluto incaricare il sindaco di Zagarise, Pietro Raimondo, come promotore dell’iniziativa della candidatura presso tutti i Comuni delle province di Catanzaro e Crotone, al fine di far condividere nella forma più ampia la Candidatura del Parco Nazionale della Sila presso l’UNESCO. In attesa della decisione del Consiglio Internazionale di Coordinamento, cui spetta il compito di iscrivere, differire o bocciare le candidature, è intenzione dell’Ente Parco di dare attuazione al disposto dell’obiettivo della Strategia di Siviglia, che raccomanda la creazione di meccanismi istituzionali per la gestione, il coordinamento e l’integrazione all’interno della Biosfera di programmi e attività attraverso un quadro di management partecipativo. “Oltre il doveroso ringraziamento al management dell’Ente Parco per l’onore che segue all’incarico ricevuto – ha dichiarato il sindaco Raimondo – annuncio che sarò estremamente propositivo nel mio impegno di promotore e sostenitore di quest’importante candidatura. Un ruolo che sento cucito addosso da sempre, perché credo fortemente nelle potenzialità di questo nostro grande patrimonio naturalistico. Non saranno solo i territori ricadenti nell’Ente Parco, ma tutta la Calabria, a beneficiare dell’eventuale inserimento della nostra meravigliosa Sila nel circuito dei siti tutelati e promossi dall’UNESCO. È dovere di tutti, però, impegnarsi a cogliere questa grande opportunità di sviluppo. Un’occasione valida sia per l’ambito turistico-ricettivo che per quello artigianale e naturalistico. Un modo per poter sostenere le comunità di questo variegato territorio montano nella tutela delle proprie identità e delle bellezze storico-architettoniche di un paesaggio complesso e differenziato che caratterizza le tante realtà territoriali che compongono il Parco Nazionale della Sila”.