Auguri al commissario e alla città

Comune Soverato Stamani, mercoledì 22 ottobre, viene all’epilogo la breve vicenda del sindaco Alecci, al quale ribadisco la mia personale stima. Da oggi Soverato è nuovamente commissariata, e formulo auguri al dottor Mottola d’Amato, che avrà un compito non proprio facile. Da buon cittadino, mi dichiaro disponibile a lui come sono stato con i sindaci e con il commissario Rizzo che hanno gradito la mia collaborazione per le cose che so e posso fare; quelli che non hanno gradito, pazienza e peggio per loro.

 Detto questo, bisogna pensare all’avvenire, e avvenire non molto lontano. Non a comporre liste, operazione banale; non a candidare “quello porta voti”, che poi… Bisogna pensare all’elaborazione di idee concrete e praticabili, che divengano programmi non parolai, che s’incarnino in persone.

 Chi dovrebbe farlo? I cosiddetti maggiorenti, le persone che hanno una certa autorevolezza per esperienza di vita e per capacità di analisi e proposta.

 Chi non deve farlo? I chiacchieroni e politicanti e ideologi della domenica e, per dirla con Ferdinando II, “pennaiuoli” e “paglietti” e filosofi del corso, e antimafia di mestiere, e scopritori dell’uovo sodo: tutte specie di cui pullula da sempre il Meridione. Come impedire a costoro di intervenire alle riunioni? Facilissimo: una clessidra di cinque minuti, scaduti i quali, a posto a sedere, e muto.

 Dove dobbiamo farlo? A Soverato, senza interventi di Reggio, Catanzaro e Lamezia e dintorni.

 Quando dobbiamo farlo? Subito, se no, a maggio prossimo, qualcuno presenterà liste come le stanno elucubrando per la Regione: all’ultimo momento e a caso. E una, purtroppo, vincerà.

Ulderico Nisticò

 

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